Linearità visiva (e Ordine)

Premessa

In questo articolo affronteremo un tema che ha moltissimo in comune con il concetto di Ordine e che ha la caratteristica di essere opposto al “rumore visivo”: stiamo parlando della linearità visiva.

E’ un elemento a cui si dà in genere poco peso nella gestione complessiva dell’interior – commettendo un errore: è im-por-tan-tis-si-mo!!!

È infatti, credetemi, uno di quegli ingredienti che sono da soli in grado di elevare un ambiente, qualsiasi sia lo stile adottato.

Continuate a leggermi e capirete di cosa sto parlando!

Fonte: Pinterest

Linearità visiva: cos’è e come si rappresenta?

Chi ha studiato Arte lo sa: nessun segno è “a caso”, ma tutto concorre a creare una composizione.

Ogni elemento ha un peso: vuoi per colore, per dimensione o tipologia. La composizione si genera proprio mettendo in relazione questi elementi in modo che creino fra loro un sistema bilanciato e armonioso.

La mente, attraverso lo sguardo, percepisce immediatamente l’equilibrio in un campo visivo, dato elementi anche distanti, ma comunque comunicanti fra di loro: lo fa di fronte a un’opera d’arte così come quando si trova in uno spazio arredato.

Ovviamente, per quanto riguarda lo spazio arredato, la complessità è maggiore, sia perché ci troviamo in un “ambiente 3d” e non su una superficie bidimensionale e inoltre perché ogni spazio ha caratteristiche e peculiarità proprie che, in un modo o nell’altro influenzano la composizione: uno spazio non regolare, la presenza di porte e finestre – magari alcune di queste si affacciano su paesaggi che meritano a pieno titolo di entrare nella nostra composizione!

Stabilito cosa deve emergere, dobbiamo concentrarci su due condizioni:

  • che questi elementi abbiano un allineamento, ovvero una “regola visiva” che li accomuni
  • che tutto ciò che non appartiene alla composizione in un qualche modo “scompaia” o passi in secondo piano

La linearità visiva evoca una leggerezza complessiva e la presenza di alcuni elementi (pochi) estremamente significativi. Tutto il resto (soprattutto ciò che produce rumore visivo), deve scomparire.

Il vuoto è un nostro alleato, non perdiamolo mai di vista perché è in grado di aiutarci immensamente: per far emergere gli allineamenti fra ciò che ci interessa davvero, dobbiamo evitare che si innesti nel campo visivo qualcosa in grado di distoglierci dalla composizione che stiamo creando.

Non è facile, lo so, ma la linearità visiva di una composizione ben studiata rasserena lo sguardo, produce una vista piacevole (e quindi benessere) e ci permette di elevare immediatamente il livello del nostro interior.

Quindi vale la pena provarci, no?

PS: a proposito di Arte, di segni e composizioni (spesso non colte da tutti) segnalo questi due libri:

Bonami F, Lo potevo fare anche io: lo sto leggendo ora, piacevolissimo!

Covacich M, L’arte contemporanea spiegata a tuo marito: mi è arrivato oggi, non vedo l’ora di iniziarlo! Anche perchè mio marito è un Ingegnere e in effetti potrebbe tornarmi utile 🙂

Linearità visiva: esempi pratici di interior

Quando ci si occupa di interior si cerca di creare una risonanza fra gli elementi all’interno di una stanza, appiattendo invece quello che con questa sinergia non ha a che fare e che, pertanto, risulterebbe creare rumore visivo.

Prendiamo, ad esempio, il caso di quei muri interni da cui occhieggia la sagoma di mezzo pilastro: è uno dei tipici esempi di “rumore visivo”, uno di quegli elementi che “continuano a vedersi” anche una volta completato l’arredo….quindi è bene pensare subito a come “farlo sparire”.

Il caso del pilastro emergente dalla parete – Elaborazioen Alfonsi Architettura

Qui sta la difficoltà del caso: innanzitutto nella necessità di creare una gerarchia fra elementi (scegliere cosa tenere in vista e cosa no) e poi nello scegliere la modalità….

La soluzione più drastica ed efficace è rettificare tutto con il cartongesso in modo che sparisca letteralmente.

In alternativa, vi propongo un paio di soluzioni creative, per trasformare, come amo dire, un problema in un’opportunità!

La premessa doverosa è che queste alternative non possono essere applicate in modo acritico, ma vanno valutate le potenzialità di ciascun singolo caso. È importante innanzitutto considerare la posizione del pilastro nel contesto della parete e anche lo spessore della parte emergente del pilastro (va da sè che se lo spessore fosse meno di 10 cm, sarebbe davvero difficile realizzare una di queste alternative!).

Inoltre, è importante ricordare che, realizzando una di queste alternative, andremo ad aggiungere un elemento sostanziale che dovrà a sua volta dialogare con tutto il resto del sistema!

  • Opportunità a): trasformarlo in mensola per appoggio complementi di arredo. Ovviamente non si tratta di uno svuotatasche, anche qui va studiata la composizione – si veda, a questo propostito, l’articolo Ordine (e linearità visiva) e in particolare ciò che riguarda il Livello di interazione Medio
  • Opportunità b): trasformarlo in nicchia. Anche in questo caso: deve essere una nicchia funzionale a contenere qualcosa che si voglia mettere in evidenza (ad esempio una composizione con scultura o vaso). In questo caso, trovo interessante poter valorizzare la zona con anche qualche faretto.
Fonte: Pinterest
Fonte: Pinterest

Un altro elemento che va considerato è l’impiantistica: non si può vivere senza, ma anche la sua presenza ha un peso nel sistema interior. Scriverò un giorno un articolo solo su come si possono schermare gli impianti in un interno; per il momento, mi concentro su quelli ad aria e sottolineo le due azioni che sono più importanti:

  • pianificarli: uno studio di posizionamento condotto a 4 mani con la ditta impiantistica, per trovare il punto adeguato in cui disporli, per non penalizzare l’efficienza, ma, allo stesso tempo, perché la loro presenza non sia troppo invasiva rispetto all’interior previsto
  • individuare i giusti terminali. Soprattutto con riferimento all’impianto ad aria canalizzato, ci sono terminali bellissimi, molto minimali e lineari, la cui presenza è assolutamente non invasiva e, se predisposta accuratamente, può anche enfatizzare alcune scelte di interior (ad esempio, disponendole in linea con alcuni arredi fissi o studiando la loro presenza in relazione agli apparecchi illuminanti a soffitto e così via)
Fonte: Pinterest
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Linearità visiva attraverso gli stili

La linearità visiva è un tema trasversale a tutti gli stili. Spesso si confonde con il minimalismo, perché l’obiettivo che si prefigge si associa in genere a una ricerca di essenzialità che è propria dello stile contemporaneo.

In realtà, come avrete capito leggendo fin qui, la linearità ha più a che fare con gli “allineamenti visivi” che con lo stile in sè.

Ovviamente più un arredo è “ornato” maggiore sarà il suo peso all’interno della composizione, quindi per farlo emergere insieme agli altri elementi che abbiamo scelto come “protagonisti”, dobbiamo “silenziare” tutto il resto.

Inoltre, provate ad immaginare: se tutti gli elementi all’interno di una stanza presentassero caratteristiche tali da richiamare la nostra attenzione, cosa succederebbe? Succederebbe che i nostri occhi si appesantirebbero e il rumore visivo regnerebbe sovrano!

Fonte: Pinterest

Per questo io consiglio sempre: immaginate il vostro interior, includendo TUTTO TUTTO, anche i punti luce e i complementi di arredo.

Scegliete quali elementi avranno un peso più importante nell’intera composizione (per disposizione, per dimensione, per caratteristiche). In genere sono quelli a cui si decide di destinare maggiori risorse economiche e che vogliamo siano quelli che attirano maggiormente l’attenzione nostra e di chi frequenta la nostra casa.

Date a questi oggetti una “regola spaziale”: mi rendo conto, non è facile. Provo a sintetizzare un discorso più ampio, dandovi alcune proposte: potete giocare sulla simmetria, sulla ripetizone di elementi, sul richiamo cromatico…sono solo idee perché è chiaro che ogni caso è unico e che il discorso è complesso. Cercate di ricordare il perchè avete scelto certi arredi quando li avete comprati e che effetto complessivo desideravate ottenere: questo potrà aiutarvi a metterli insieme e a far emergere la composizione che state creando.

Ecco. Fatto?

Tutto il resto – e quando dico tutto, intendo dire tutto, comprese tende o tappeto (qualora non siano proprio questi gli elementi cardine su cui volete puntare!)- sceglietelo nella versione più semplice e basica possibile.

Non abbiate paura in caso, ad accostare arredo in stile classico ad arredo molto pulito e lineare. Lo stesso vale per un arredo più rustico e caldo, abbinato a linee asciutte tipiche dell’arredo contemporaneo.

Il mix vi aiuterà anzi ad allegerire il tutto e a creare un interior interessante e felice!

Fonte: Pinterest

Conoscevate la linearità visiva? Quali sono gli elementi che amate includere nella composizione e quali invece quelli che volete far scomparire affinché non si crei rumore visivo?

A presto!

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Arch. Elisa Alfonsi

Mi occupo di creare luoghi per il benessere, sia per il settore pubblico che nel settore privato, con focus in particolare in luoghi per l’ospitalità.

Credo fortemente nel senso di benessere che deriva dal trovarsi nel contesto adatto, in un luogo curato, in cui la bellezza si fonde con la funzionalità.

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