Cabina armadio: tra arredo e benessere

Premessa

Nella mia esperienza professionale, ho notato che la cabina armadio è un tema di interesse generale molto ricorrente fra i Clienti.

Per questo ho deciso di affrontarlo con voi, dedicandovi non uno, ma ben due articoli: in questo, che è il primo, parleremo della spazialità e della disposizione delle cabine armadio più frequenti, nel secondo invece entreremo nel dettaglio di tipologie, organizzazione e finiture.

Buona lettura!

Fonte: Pinterest

Cabina armadio e il mito dell’organizzazione

Nella “top ten” dei sogni dei Clienti che comprano o ristrutturano casa, c’è quasi sempre la realizzazione di una cabina armadio, ovvero di uno spazio dedicato solo ed esclusivamente al contenimento del proprio guardaroba.

In genere sono Clienti che stanno realizzando “la casa della vita”, quella che viene dopo la primissima abitazione, che è di solito un appartamento di dimensioni contenute.

Nel loro pregresso ci sono esperienze di cambi di stagione difficoltosi e armadi stipati e poco organizzati che si riempiono ad ogni saldo di nuovi capi.

Inevitabilmente, la cabina armadio sembra essere LA soluzione di arredo che porterà facilità e benessere nel quotidiano.

E’ così, ma solo in parte. Seguitemi e capirete a cosa mi riferisco.

Cabina armadio: molte tipologie, non sempre applicabili

Innanzitutto, si definisce cabina armadio una stanza (quindi un’area perimetrata da muri o arredi fissi) deputata al guardaroba.

Ce ne sono di tutti i tipi: lineare, angolare, a ferro di cavallo su 3 pareti…molte presentano organizzazioni interessanti e dedicano spazi contenitivi diversificati a seconda delle necessità, ma quello che bisogna capire innanzitutto, prima di addentrarsi nel sogno delle immagini patinate del web, è di quale spazio si dispone per poterla realizzare.

Per i fortunati che possiedono una stanza vera e propria da adibire a cabina armadio (min 9 mq – ma 12 sarebbero fantastici!), solo due cose: 1-beati voi!!! e 2-leggete ugualmente l’articolo e se volete raccontatemi nei commenti di IG la vostra esperienza!

Fonte: Pinterest

Cabine armadio: le due tipologie più facilmente applicabili

Prendo in considerazione i due casi che capitano più frequentemente: la cabina armadio ricavata nella camera da letto e la cabina armadio a cui è dedicata un’area di risulta o una zona passante.

Per realizzare una cabina armadio nella camera da letto è necessario che questa sia davvero grande, in modo che, tolta la cabina armadio, lo spazio rimanente per il riposo sia almeno 14 mq (che, a livello di DM 75, è lo spazio minimo dedicato a una camera matrimoniale).

In ogni caso, al di là di quelli che sono gli aspetti normativi, come sapete, per me il benessere risiede anche nella facilità di movimentazione: se la realizzazione della cabina armadio rende l’utilizzo quotidiano della camera da letto complesso, con percorsi larghi meno di 80 cm, per me non c’è gara: io sono per dare la priorità alla camera da letto e si troveranno altre soluzioni per il guardaroba.

Vi riporto alcune piante schematiche di cabine armadio ricavate in camera da letto: come vedete in tutte si cerca di ridurre al minimo gli ingombri e di “contenere in modo lineare”. Si tratta però sempre di camere da letto piuttosto grandi (più di 400 cm di lato) – e con un sistema di porte e finestre favorevole al nostro progetto – mentre nella realtà non sempre è così, anzi!

Schema grafico di cabina armadio in camera da letto
Schema grafico di cabina armadio personale (separata per i due abitanti) in camera da letto

Non amo molto invece, per i guardaroba degli adulti, le soluzioni angolari (a L), più che altro perché, per trasformarle in cabina armadio, necessitano di un certo spazio di chiusura antistante, sottraendolo alla camera da letto. Quindi personalmente, in questo caso, valuterei piuttosto un armadio angolare magari a tutta altezza.

Schema grafico di cabina armadio angolare (che non amo particolarmente)

Non amo per niente le soluzioni con cabina armadio “triangolare” (in generale sono scettica sugli ambienti con angoli acuti), che riducono lo spazio della camera e magari impongono di spostare il letto, creando ulteriori angoli non retti. Questo limita molto la movimentazione, ma anche la linearità visiva e non credo anche in questo caso che “il gioco valga la candela”.

Schema grafico di cabina armadio triangolare (che non amo affatto)

Passiamo ora all’altra tipologia di cabina armadio: quella inserita in spazio di risulta o in una zona di passaggio.

Schema di cabina armadio in zona di passaggio

E’ bene premettere che lo spazio minimo necessario per una cabina armadio è 200*140 cm, di cui 200 è la lunghezza dell’armadio, mentre 140 cm comprende la profondità dell’armadio (60 cm) e lo spazio per il passaggio e la movimentazione (vi diranno che ne bastano 120. Sulla carta va anche bene, ma all’atto pratico no: secondo me 60 cm per vestirsi, svestirsi, muoversi, magari portare e svuotare qualche scatolone è un po’ risicato. Facciamo 140 cm minimo, siamo tutti più tranquilli).

Fonte: Pinterest

Cabine armadio troppo piccole: un falso vantaggio

Se ci troviamo nella condizione dello spazio di risulta, meglio fermarci a pensare. Bisogna valutare caso per caso, ma in generale, il mio punto di vista è che se è uno spazio troppo angusto, è meglio evitare di realizzarvi la cabina armadio. Immaginate di entrare in un’area piccola, perimetrata di armadi e scaffali, con vestiti e cassettiere…per me quando si sceglie come vestirsi ci vuole anche quel minimo di “distacco” per guardare, immaginare, provare…mentre se tutto è saturo, si crea un po’ un effetto ripostiglio che a tutto serve tranne che a farci sentire bene.

In ogni caso, per aiutarvi nelle vostre valutazioni, sapete che il trucchetto dello scotch di carta rimane sempre valido: tracciate a terra le dimensioni in pianta dell’armadio e provate a immaginarvi nello svolgere le attività di preparazione quotidiane (tenendo sempre a mente il tema dell’ergonomia e dell’antropometria).

A questo punto, avete tutte le carte in mano per operare le dovute valutazioni e potete decidere se la cabina armadio rappresenta davvero un valore aggiunto alla gestione del vostro guardaroba quotidiano.

Sistemi ibridi: un compromesso possibile

Questi sistemi che vi propongo sono alternativi alla cabina armadio vera e propria (intesa come uno spazio perimetrato), ma forse per questo più flessibili ed altrettanto interessanti.

Nel primo caso, ci troviamo in una condizione molto simile alla cabina armadio retro letto, ma questa volta lo spazio non è circoscritto da pareti. Quindi si tratta di un guardaroba libero, ma il senso di privacy è dato dalla testiera del letto, un cartongesso a tutta altezza, che può essere attrezzato con uno specchio dal lato cabina.

Fonte: Pinterest
Fonte: Pinterest

Nel secondo caso, la cabina è un modello di arredo “a U”, che comprende al suo interno un guardaroba attrezzato. Può essere freestanding o addossato a una parete e lo spessore complessivo non è eccessivo (poco più di 100 cm in media). Il modello più conosciuto in commercio è Camerino di Caccaro: esiste dal 2013 ed è stato oggetto di modifiche e implementazioni negli anni che lo hanno portato a diventare anche un modello freestanding bifacciale altamente contenitivo e adatto anche alla zona giorno (per funzioni che vanno oltre al guardaroba). Altri prima di me hanno parlato di questo prodotto: vi lascio i link degli articoli più interessanti in merito.

Cabina armadio: serve davvero?

Se, operate le dovute considerazioni, siete arrivati alla conclusione che la cabina armadio non è adeguata alla vostra abitazione, non disperatevi: ci sono sicuramente soluzioni alternative che si sposano perfettamente con i vostri spazi e col vostro guardaroba.

Ad esempio, anche un bell’armadio ampio, molto ben attrezzato, completo anche di porta accessori, può aiutarci ad organizzare bene il contenuto e portarci a non rimpiangere più l’assenza di una cabina armadio magari stretta e troppo satura di mobili contenitori.

Fonte: Pinterest

Consiglio di lettura…e non solo!

A proposito di cabine e vestiti, ho un consiglio per tutti: leggete questo articolo di Con cosa lo metto? il blog di Angela Inferrera, una Consulente di stile che stimo moltissimo e con cui condivido l’approccio del “meno e/è meglio”.

In questo articolo potreste scoprire che forse non è la cabina armadio LA soluzione per migliorare il vostro quotidiano e quindi il vostro benessere, ma una diversa gestione del guardaroba e dei nuovi acquisti.

Cosa ne pensate? Siete tra quelli che desiderano una cabina armadio o solo un guadaroba organizzato/ordinato? Aspetto i vostri commenti.

A presto!

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Arch. Elisa Alfonsi

Mi occupo di creare luoghi per il benessere, sia per il settore pubblico che nel settore privato, con focus in particolare in luoghi per l’ospitalità.

Credo fortemente nel senso di benessere che deriva dal trovarsi nel contesto adatto, in un luogo curato, in cui la bellezza si fonde con la funzionalità.

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