5 consigli per valorizzare le cucine piccole

Questo articolo tratta un aspetto che interessa le cucine piccole in modo trasversale, indipendentemente dalla loro forma o tipologia.

Voglio infatti parlare con voi di 5 consigli di interior design in grado di valorizzare un ambiente piccolo ma denso di funzionalità come può esserlo una cucina.

Ovviamente il filo conduttore per noi è sempre il benessere, quindi nell’articolo sarà frequente il richiamo va ai 7 elementi che ho individuato per voi.

Riprenderò alcuni dei temi già affrontati e altri che invece sono in programmazione a breve, declinandoli ovviamente rispetto all’oggetto di questo articolo.

Buona lettura!

Fonte: Pinterest

1-Parola d’ordine è ordine

Che venga usata poco o tanto, la cucina è un ambiente in cui si genera facilmente disordine – e va tutto bene, è pura normalità! – purché poi si riesca altrettanto facilmente a rimettere in ordine!

Provate a pensare al diverso mood quando la mattina gustiamo il nostro tè/caffè nella cucina perfettamente riassettata e pulita: non vi sembra che gli impegni e le difficoltà che ci aspettano siano già tutti più facilmente risolvibili?

Sapete già come la penso sull’ordine: o ci aiuta l’arredo a mantenerlo, oppure la causa è persa in partenza.

Come fare quindi con le cucine piccole, in cui bastano due oggetti fuori posto e già lo spazio sembra saturo?

Bisogna secondo me lavorare su due frangenti: ridurre i contenuti da un lato e incrementare lo spazio contenitivo dall’altro.

Procediamo in sequenza: ridurre i contenuti significa operare un decluttering non solo dentro l’armadio (dove la massima esperta è Angela di Con cosa lo metto?) ma questa volta dentro le ante della cucina.

Una volta selezionato ciò che utilizzate frequentemente, da ciò che usate raramente e operato un reciclo di ciò che non usate mai, avrete stabilito quanto spazio effettivamente vi serve.

Non vi basta ancora? Allora potenziate quello che avete, cercando di non espandervi ulteriormente, visto che lo spazio non è molto (vedi punto 5: il vuoto è nostro amico), ma valorizzando al massimo le aree destinate al contenitivo.

Piccole strategie se state progettando un intervento alla vostra cucina:

  • crescete in altezza (in genere le colonne sono altezza standard 2,40 m, ma con un sovraprezzo possono arrivare a 2,70 m; idem per i pensili che possono essere più alti). Questo darà anche un’immagine più slanciata alla cucina, il che non guasta mai
  • sostituite il tavolo con una isola/ penisola che abbia dei contenitori alla base e acquistate una consolle pieghevole per i pranzi veri e propri
  • potenziate lo spazio interno con delle attrezzature salvaspazio
Potenziare lo spazio contenitivo con colonnne a tutta altezza. Fonte: Pinterest

2-Linearità è funzionalità (e non solo)

Sapete come la penso: la linearità è  l’elemento generatore dell’ordine perché pone le condizioni perché l’ambiente possa mantenersi ordinato nel tempo. Va studiata a tavolino e fa parte di una “strategia operativa”, prevedendo arredi più o meno aperti a seconda del tipo di ambiente e della nostra tendenza/capacità di tenerlo in ordine. Ne ho parlato in questo articolo che vi invito a leggere.

Un ambiente caotico, con molti elementi decorativi e suppellettili a vista non organizzati fra loro “ci induce” a creare ancor più disordine, che è nemico numero uno della funzionalità. Elettrodomestici a vista, taglieri, caffettiere, set di tazze (e magari anche collezioni scoordinate fra loro): per quanto mi riguarda, salvo che non siano dei pezzi di carattere effettivamente decorativo, non vanno esposti, per evitare di incrementare il rumore visivo.

Cucina piccola, di qulasiasi tipologia, richiede necessariamente linee pulite e poche decorazioni, anche per un motivo visivo, oltre che spaziale.

Le decorazioni infatti necessitano anche del giusto punto di vista per essere apprezzate ed è molto difficile che si riesca a trovarlo nella cucina piccola separata.

Di contro, nelle cucine open space, l’ambiente è grande e quindi la “decorazione” è più leggibile; ma, di contro, ricordatevi che deve dialogare con il resto dell’arredamento per garantire un risultato unitario.

Questo non significa che la cucina debba essere invisibile, ma che gli elementi decorativi debbano essere pensati e pesati per evitare che creino affollamento, disturbo o poca omogeneità.

Personalmente, volendo individuare qualche elemento caratterizzante in cucina, mi affido a colore e alla scelta del corpo illuminante principale dell’ambiente (vedi paragrafo 3 e 4).

Fonte: Pinterest

3-Colore a tutta parete o a piccoli tocchi

Apro subito un inciso sul colore: è uno dei miei 7 elementi del benessere, di cui scriverò fra non molto.

Spoiler: c’è un mondo dietro, quindi prendete queste poche indicazioni sapendo che approfondiremo.

Il colore è un elemento così caratterizzante che può essere usato sia per unificare (creando una sorta di filo conduttore), sia, al contrario, per dividere, marcando precisamente la separazione tra aree.

Uso una indicazione di massima per spiegare questo concetto: se usato in modo esteso (una parete interamente colorata) è divisivo, se usato in modo più ridotto e diffuso (es: solo la parte bassa dei mobili/il paraschizzi o le piastrelle + qualche accessorio), è unificatore.

Anche qualora la vostra scelta vada in direzione “divisiva” e siete in un open space, sappiate che per ottenere un buon risultato complessivo, è necessario che ci sia comunque un dialogo fra le due aree (vedi paragrafo precedente su finiture e stili): se questo manca completamente, è meglio creare una separazione visiva netta (un muro, una quinta, uno schermo opaco).

Gli esempi di seguito possono rappresentare interessanti combinazioni.

Colore usato in modo “divisivo” (by the way: io avrei messo un richiamo dello stesso blu e nero come gli sgabelli o sopra il tavolino o sopra al divano). Fonte: Pinterest
Colore usato in modo “unificatore”. Fonte: Pinterest

4-Illuminazione: la luce giusta illumina il giusto punto

Anche l’illuminazione artificiale è uno dei 7 elementi che approfondirò con un articolo dedicato.

L’illuminazione riveste un ruolo fondamentale nell’interior design, perché è da sola in grado di valorizzare anche l’arredo più basico. Anzi, soprattutto l’arredo basico è in grado di stupire se illuminato adeguatamente.

Non voglio entrare troppo nel merito dell’illuminazione artificiale, ma vi anticipo già che non tutte le luci hanno la stessa funzione o valenza. Ci sono quelle che hanno il compito di illuminare in modo esteso la stanza, ci sono quelle invece funzionali a illuminare un punto specifico.

È il classico caso delle luci a sospensione sopra al tavolo della cucina o dei faretti sopra allo snack: consiglio sempre di osare un po’ inserendo un modello iconico o qualche pezzo dal design ricercato.

Vedrete: con questo e pochi altri tocchi, la cucina comincerà ad assumere un carattere tale da farvi dimenticare l’esigenza delle “decorazioni”.

Fonte: Pinterest
Fonte: Pinterest

5-Il vuoto

Il vuoto sarà sempre l’elemento che valorizza il tutto, non sottovalutatelo mai. Ha a che fare con la linearità, con l’ordine ed è un elemento essenziale dell’interior design. Senza il vuoto, non riusciremmo a risconoscere i pieni, nè a dare loro il giusto valore.

Ma come creare il vuoto in un ambiente piccolissimo? Non è facile e molto dipende dall’utilizzo che si fa di quell’ambiente. 

Il mio consiglio, in linea generale, una volta individuate le zone con arredi fissi, cercare di potenziare quelle, evitando di “espandersi” con ulteriori mobili contenitivi che, per forza di cose, sottraggono spazio al nostro preziosissimo vuoto.

Un esempio sono le cucine senza pensili, che liberano molto la vista sopra la parte operativa.

Se decidiamo che quella sia la nostra zona di vuoto, dobbiamo mantenerla tale, senza ripensamenti e aggiunte all’ultimo minuto di scaffali a vista o altro. Piuttosto, per salvaguardare il nostro vuoto, proviamo ad attuare una delle strategie indicate al punto 1 (ordine).

Fonte: Pinterest

Conoscevi questi 5 consigli di interior per valorizzale una cucina piccola? Qual è il consiglio che metterai in atto per valorizzare la tua?

A presto!

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Arch. Elisa Alfonsi

Mi occupo di creare luoghi per il benessere, sia per il settore pubblico che nel settore privato, con focus in particolare in luoghi per l’ospitalità.

Credo fortemente nel senso di benessere che deriva dal trovarsi nel contesto adatto, in un luogo curato, in cui la bellezza si fonde con la funzionalità.

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